10 Jun
10Jun

Quando ci si trova a scegliere, tra un bancale e l'altro, al supermercato è ormai cosa comune trovare prodotti integrali e prodotti che non lo sono.

Preposto che è importante, in un mondo altamente finalizzato alle vendite, riuscire a giostrarsi fra "falsi integrali" leggendo con cura le etichette, andiamo a capire perché sia così importante scegliere l'uno piuttosto che l'altro.

Mi sono trovata in questi ultimi giorni a rispondere a diverse clienti che mi facessero questa domanda e così ho pensato di chiarire le cose per lasciarle a disposizione di tutti.

Scegliere integrale non vuol dire solo fare una scelta "dietetica" perché "fa dimagrire".

Partiamo da una frase che mi sta particolarmente a cuore: "Siamo quello che mangiamo".

Fino a prova contraria, al di là dei vizi di gola ormai spopolati nei paesi occidentali, lo scopo del cibo è il Nutrimento, ovvero fornire all'organismo ciò di cui esso ha bisogno.

La vita del germe del grano, una volta colto, può subire due direzioni: analizziamole nel dettaglio.

La prima opzione, la più gettonata dalle industrie, prevede di ottenere prodotti a base di farine RAFFINATE, processo che deturpa il germe dalla crusca e lascia come unico "nutriente" il seme, ricco unicamente di amidi, dall'alto potere glicemico.

Cibi di questo tipo inducono, una volta ingeriti, un innalzamento importante dei livelli di glicemia, causando una iper stimolazione del pancreas a produrre abbastanza insulina per rispondere al picco glicemico con un altrettanto stressante ed elevato picco insulinico, innestando una condizione ad alto potere infiammatorio.

La seconda opzione di lavorazione è quella preposta ai prodotti integrali;  mantenendo l'interezza del seme, include quindi la crusca che lo avvolge; questa è ricca di sostanze nutritive:

vitamine soprattutto del gruppo B, fondamentali della gestione nel controllo metabolico, e nel sistema nervoso

vitamina E, potente antiossidante

minerali, fondamentali cofattori di processi metabolici e potenti antiossidanti

fibre, nutrimento importantissimo per l'ecosistema intestinale, regolatrici dei livelli di colesterolo in circolo, dei livelli pressori e induttrici di sazietà durante i pasti;

inoltre il prodotto integrale ha un ridotto potere glicemico: questo si traduce in una minor stimolazione del pancreas e quindi una buona strategia dietetica per ridurre condizioni infiammatorie organiche.

Ecco perché scegliere integrale non è unicamente una scelta "dimagrante" ma piuttosto una scelta SALUTARE.

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